Con la presente approfondiamo le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025
1. Nuove detrazioni fiscali
Dal 1° gennaio 2025 sono previste rilavanti novità per il riconoscimento delle detrazioni per famigliari a carico esclusi dall'Assegno Unico Universale (corrisposto direttamente dall’INPS):
- Detrazioni per figli: saranno riconosciute ai figli di età superiore a 21 anni ma inferiore ai 30;
- Detrazione per familiari residenti all’estero: ai contribuenti che non sono cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea o di uno Stato aderente all’accordo sullo Spazio economico europeo, le detrazioni per familiari fiscalmente a carico (coniuge, figli e altri familiari) non spettano in relazione ai familiari residenti all’estero.
- Altri familiari a carico: la detrazione per altri familiari a carico può essere riconosciuta esclusivamente per ciascun ascendente (quindi, genitori, nonni, bisnonni) che conviva con il contribuente. Fino all’anno 2024 la suddetta detrazione era riconosciuta anche a generi, nuore, suocero, suocera, fratelli, sorelle del contribuente.
Alla luce delle suddette novità, vi invitiamo a richiedere ai lavoratori con familiari a carico esclusi dall’ dall'Assegno Unico Universale di aggiornare i moduli detrazioni in allegato (all.1). Per le aziende clienti che utilizzano la pubblicazione della documentazione di lavoro su HR PORTAL gli stessi verranno pubblicati non appena saranno disponibili gli aggiornamenti software.
2 Fringe Benefit Auto: Novità e Procedure Operative
Introduzione
Le nuove disposizioni legislative hanno apportato rilevanti modifiche riguardo alle soglie di esenzione fiscale e ai criteri per determinare il valore imponibile dei veicoli.
Di seguito riassumiamo le regole fondamentali
Fringe Benefits: Regole Generali
I fringe benefits sono compensi in natura concessi dal datore di lavoro ai dipendenti in aggiunta alla retribuzione ordinaria in denaro. Tra i fringe benefits più rilevanti figura l’assegnazione dell’auto aziendale.
Modifiche normative (2024-2027):
Confermata per il triennio 2024-2027 la soglia di esenzione fiscale:
- 1.000 € annui: Per dipendenti senza figli fiscalmente a carico.
- 2.000 € annui: Per dipendenti con figli fiscalmente a carico.
Modalità di Assegnazione dell'Auto Aziendale
L’auto aziendale può essere assegnata per tre finalità principali, ognuna con implicazioni fiscali e normative specifiche:
Tipologia di utilizzo |
Modalità di utilizzo |
L’assegnazione può essere temporanea? |
Si configura il fringe benefit? |
Solo a fini lavorativi |
Utilizzo esclusivo per attività lavorative, con espresso divieto d’uso personale. |
Sì, in base alla temporaneità della mansione. |
No, l’auto è considerata strumento di lavoro. |
Solo a fini personali |
Concessione per uso esclusivamente privato del lavoratore e della sua famiglia. |
Sì, con condizioni chiaramente definite. |
Sì, in base al valore reale del bene. |
Uso promiscuo |
Utilizzo sia per esigenze aziendali che per necessità personali e familiari. |
Sì, in base alla temporaneità della mansione. |
Sì, in base alle previsioni del TUIR. |
- Documentazione richiesta: Ogni assegnazione deve essere accompagnata da una documentazione formale che specifichi la modalità d’uso e le eventuali clausole di revocabilità del veicolo.
Riaddebito Costi al Lavoratore
Il datore di lavoro può addebitare al dipendente una quota per il concorso spese relativo all’uso promiscuo del veicolo, come stabilito dall’art. 51, co. 4, lett. a) TUIR. Nel caso in cui il dipendente corrisponda delle somme a fronte dell’utilizzo del veicolo per rimborsare in tutto o in parte il relativo costo sostenuto dall’impresa, dette somme vanno a decurtare il reddito di lavoro dipendente. Il benefit effettivamente tassabile in capo al dipendente viene ridotto dai riaddebiti che il datore di lavoro effettua al lavoratore, il quale provvederà a trattenere l’importo in busta paga o incasserà direttamente l’importo, dietro presentazione della fattura, emessa entro il termine del periodo d’imposta.
A livello operativo, il valore del fringe benefit può essere attribuito al dipendente mediante:
- inserimento in busta paga;
- fatturazione;
- parzialmente in busta paga e parzialmente con emissione di fattura - in tale ultimo caso i costi di percorrenza delle tabelle ACI sono considerati comprensivi di IVA.
Auto aziendale in uso promiscuo al dipendente: aspetti contributivi e fiscali
Per l’Azienda
Nel caso di autoveicoli assegnati in uso promiscuo ai dipendenti l’azienda gode di un regime fiscale di favore in quanto la percentuale di deducibilità delle spese è pari al 70% con riferimento:
- al costo di acquisizione del veicolo, qualunque sia il titolo di detenzione;
- agli oneri di gestione (carburante, pedaggio, assicurazione ecc.),
anziché il 20% e senza il limite di 3.615,20 €/anno per noleggio e 18.075,99 € per acquisto/leasing).
Tale principio è valido se:
- l’uso dell’auto rientra tra le mansioni del dipendente e non deve essere occasionale;
- l’auto viene assegnata per la maggior parte del periodo d’imposta al datore di lavoro;
- l’assegnazione può essere anche discontinua ed è possibile cumulare i giorni di utilizzo da parte di più dipendenti;
- l’assegnazione risulta da idonea documentazione (ad esempio da una clausola del contratto di assunzione, da un contratto di comodato, o da un accordo tra le parti).
Ai fini IVA la disciplina dipende dalle modalità con cui il datore di lavoro concede il godimento, ovvero a titolo gratuito o con addebito di un corrispettivo. Nel caso di concessione a titolo gratuito, l’IVA potrà essere detratta nella misura del 40%, qualora invece sia previsto un corrispettivo, l’IVA sarà detraibile totalmente.
Per il dipendente
L’assegnazione dell’auto in uso promiscuo al dipendente comporta un compenso in natura da esporre nel cedolino e da assoggettare sia a contribuzione che a tassazione, al superamento della soglia di esenzione fiscale prevista dalla normativa vigente.
L’importo in questione viene calcolato in misura percentuale diversa dell’importo corrispondente ad una percorrenza annua convenzionale di 15.000 km, calcolata sulla base delle tabelle ACI, che per le assegnazioni successive al 1/1/2025 è pari:
- al 10% per i veicoli a trazione esclusivamente elettrica;
- al 20% per i veicoli elettrici ibridi plug-in;
- al 50% per i veicoli con altre alimentazioni
Di seguito alcuni esempi che mettono a confronto in trattamento 2024 rispetto al trattamento 2025
1. Auto elettrica
Tesla Model 3 NV35 RWD (0 g/km CO2) |
Assegnazione fino al 31/12/2024 |
Assegnazione autovettura dal 1/1/2025 |
Costo chilometrico ACI |
0,4622 €/km |
0,4509 €/km |
Calcolo del fringe benefit |
0,4622 €/km × 15.000 km × 25% |
0,4509 €/km × 15.000 km × 10% |
Valore del fringe benefit |
€ 1.733 |
€ 676 |
2. Auto Ibrida Plug-in
BMW X3 xDrive30e (Plug-in, 47 g/km CO2) |
|
Assegnazione autovettura fino al 31/12/2024 |
Assegnazione autovettura dall’ 1/1/2025 |
Costo chilometrico ACI |
|
0,812 €/Km |
0,8622 €/Km |
Calcolo del fringe benefit |
|
0,812 €/km × 15.000 km × 25% |
0,8622 €/km × 15.000 km × 20% |
Valore del fringe benefit |
|
€ 3.045 |
€ 2.587 |
3. Auto Diesel
BMW X5 3.0D (194 g/km CO2) |
Assegnazione autovettura fino al 31/12/2024 |
Assegnazione autovettura dall’ 1/1/2025* |
Costo chilometrico ACI |
1,034 €/km |
1,023 €/km |
Calcolo del Fringe benefit |
1,034 €/km × 15.000 km × 60% |
1,023 €/km × 15.000 km × 50% |
Valore del fringe benefit |
€ 9.306 |
€ 7.672 |
Veicoli Fuori Produzione
In caso di veicoli non inclusi nelle tabelle ACI:
- Riferirsi a modelli tecnicamente simili (alimentazione, cilindrata, potenza in CV).
- Se non esistono modelli comparabili, utilizzare il valore dell’anno precedente come soluzione di ultima istanza.
Revoca del Fringe Benefit
La revoca dell’uso promiscuo dell’auto aziendale è disciplinata dal principio di irriducibilità della retribuzione pertanto, qualora il veicolo fosse parte del trattamento retributivo, è necessario riconoscere una compensazione equivalente. In assenza di criteri certi, la determinazione del controvalore in denaro dell’utilizzo dell’auto si determina in conformità con la previsione dell’ art. 51, c.4, TUIR (valore del benefit calcolato come sopra.)
Clausole di revocabilità:
- Devono essere esplicitamente indicate nei documenti contrattuali o nelle lettere di assegnazione.
- La revoca unilaterale è ammissibile solo se espressamente prevista e in caso di cessazione delle condizioni lavorative.
Car Policy Aziendale
Per una gestione corretta e trasparente dell’assegnazione dei veicoli aziendali, è consigliabile redigere una car policy che regoli:
- Condizioni d’uso (aziendale, personale, misto).
- Clausole di responsabilità in caso di danni o incidenti.
- Eventuali modifiche o revoche del benefit.
3. Tracciabilità delle spese di trasferta
La Legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024), all’art. 1, commi 81-83, introduce misure stringenti per la deducibilità fiscale delle spese analitiche di trasferta (vitto, alloggio, viaggio e trasporto pubblico non di linea, inclusi taxi e NCC).
Da gennaio 2025, tali spese saranno deducibili ai fini IRES/IRPEF e IRAP e non concorreranno alla formazione del reddito del dipendente, a condizione che siano effettuate con metodi di pagamento tracciabili. Fanno eccezione i trasporti pubblici di linea.
Tali interventi hanno carattere strutturale, andando ad innestarsi nell’articolo 51, comma 5, del Tuir relativo ai rimborsi analitici delle trasferte di lavoro, nell’articolo 54 del Tuir in materia di reddito di lavoro autonomo, e nell’articolo 95 del Tuir in materia di deducibilità delle spese per prestazioni di lavoro.
Finalità e Impatti
La norma mira a contrastare l’evasione fiscale, incentivando i pagamenti tracciabili in settori come trasporti e ristorazione, dove l’evasione è ritenuta significativa. Si prevede un aumento del gettito fiscale di 432 milioni di euro nel 2026 e di 244 milioni annui dal 2027 al 2030.
I dipendenti in trasferta dovranno utilizzare strumenti tracciabili (carte di credito, debito o prepagate, anche aziendali). Restano escluse dal campo di applicazione alcune "altre spese" (es. lavanderia, parcheggio) non documentabili, per le quali rimangono valide le soglie giornaliere (15,49 euro in Italia, 25,82 euro all’estero) senza necessità che siano documentate. In attesa di chiarimenti ufficiali, queste spese parrebbero fuori dal campo di applicazione della nuova normativa e relative penalizzazioni.
Conseguenze per il Dipendente
Il mancato utilizzo di metodi tracciabili non esonera il datore di lavoro dal rimborso delle spese, ma le somme saranno soggette a tassazione e contribuzione. Questo comporterà un rimborso netto inferiore per il lavoratore, potenzialmente generando tensioni.
In alternativa, il datore potrebbe "lordizzare" l’importo del rimborso per neutralizzare l’effetto fiscale, contabilizzandolo separatamente come costo deducibile.
In conclusione, sarà cruciale l’adeguamento operativo delle aziende e dei lavoratori alle nuove disposizioni, con possibili chiarimenti amministrativi su casi specifici.
il personale di studio è a disposizione per chiarimenti.
Cordialmente
Studio Colombo
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